L’ultimo rapporto elaborato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e sullo sviluppo (Unctad) fornisce un dato piuttosto confortante per quanto concerne il destino del continente africano, analizzando nel dettaglio la crescita (per certi versi sorprendente) del business dei viaggi nella zona negli ultimi 20 anni.
Secondo quanto afferma il dossier Unctad, si è passati dai 24 milioni di turisti del 1995, agli attuali 58 milioni di turisti, con un peso del turismo sul Pil che ora è di circa l’8,5%. Peraltro, si tenga conto che ad alimentare tale business in continua crescita sarebbero proprio gli stessi africani, anche se in parte è comunque possibile ricondurre una determinante sicuramente positiva all’aumento dei visitatori internazionali, in costante crescita.
Di qui, un velato ottimismo per il futuro del continente, visto e considerato che è ben noto – ed emerge ben chiaro dal dossier – come il turismo sia un elemento di crescita e di ricchezza per l’intera macro area, con potenzialità che non sono ancora state sfruttate completamente, e con tante nuove opportunità all’orizzonte per poterle sviluppare.
Un secondo elemento che fa guardare positivamente al contesto è il fatto che il turismo crea occupazione principalmente giovanile, tanto che il 50% degli addetti al turismo ha meno di 25 anni. Ancora, emerge come il 47% degli addetti al settore turistico sia composto da donne, con tale business che è pertanto fondamentale per poter favorire l’occupazione femminile.
Ma che cosa si può fare per poter promuovere al meglio il turismo africano?
Naturalmente, un primo elemento imprescindibile non potrà che essere la stabilità dei Paesi interessati dal flusso turistico, considerato che più un Paese è stabile e più attrarrà del turismo. Un esempio palese in tal senso è stato offerto dall’Egitto, valutato che con i problemi innescati dalle primavere arabe e da una minore stabilità, ha perso una buona parte del suo business turistico.
Oltre alla stabilità è poi fondamentale la presenza di una diversificazione, considerato che il turismo africano non può essere solo un turismo culturale, o un turismo legato alle vacanze, quanto anche un turismo commerciale, considerando che se si sviluppa l’economia, si sviluppa anche il turismo degli operatori economici. Ci sono poi anche altre forme: il turismo medico, ad esempio, potrebbe essere in grado di rappresentare una risorsa. Insomma, tanti turismi da raccogliere, curare e intercettare, al fine di favorire la crescita del settore e dell’intero continente.