Che il vino sia una delle massime eccellenze italiane, non vi è alcun dubbio. Per averne conferma sia sufficiente dare un’occhiata agli ultimi dati che confermano l’Italia ai primissimi posti mondiali per quanto concerne i livelli di produzione e di export della preziosa bevanda. Perchè, dunque, non sfruttare al meglio tale caratteristica assodata, e renderla una nuova idea turistica?
A pensarla così sono numerose strutture turistiche liguri e le amministrazioni locali. E così, giovedì 15 settembre a Ortovero, è previsto un team building a coinvolgimento dei turisti stranieri che sono presenti in Riviera, con l’obiettivo di far conoscere le ricchezze enogastronomiche dell’entroterra e cercare di destagionalizzare il turismo, prevalentemente concentrato nei periodi estivi.
La giornata del 15 settembre sarà principalmente articolata in tre fasi collegate, in cui alcuni viticultori della zona e diversi imprenditori turistici avranno il compito di coinvolgere i turisti stranieri, ospitati negli hotel della riviera, in prove educazionali alla scopeta dei segreti della vendemmia e delle eccellenze enogastronomiche della regione.
Stando a quanto spiegato dall’assessore regionale all’agricoltura, Stefano Mai, l’obiettivo dell’iniziativa è quello di far conoscere le tradizionali agricole liguri e il lavoro dei produttori locali ai turisti, specialmente stranieri, che in questo periodo soggiornano numerosi in riviera. Si tratta, ha poi commentato l’assessore al turismo Gianni Berrino, di “un modo efficace di fare promozione del territorio, consolidando il legame tra costa ed entroterra. La Liguria è una regione che può essere vissuta in tutti i sensi, quindi anche apprezzando i profumi e i sapori delle nostre produzioni agricole”.
Ricordiamo che il progetto Turismo in vigna è realizzato da Regione Liguria, Unioncamere Liguria, in collaborazione con il Comune di Ortovero e la rete degli Alberghieri della Liguria con capofila l’Istituto Bergese di Genova. La formula dell’educational, ideata da Franco Laureri, responsabile del centro studi del “Giancardi” di Alassio, vede invece la collaborazione dei Viticultori ingauni, la Cooperativa e l’Ortofrutticola di Albenga, l’Associazione italiana sommelier e il Centro di formazione Elfo Liguria.