L’Antitrust si è abbattuta nel settore delle agenzie di viaggio online, con una sanzione complessiva di 4 milioni di euro che punisce 6 siti web che non hanno riportato informazioni sufficientemente trasparenti per il consumatore, oltre a un servizio di assistenza telefonica post vendita a tariffazione maggiorata e alla previsione di un supplemento di prezzo per chi pagava con alcuni tipi di carta di credito
Le agenzie sanzionate da Antitrust operano sui siti it.lastminute.com, volagratis.com, opodo.it, govolo.it, edreams.it, gotogate.it, e – stando a quanto si legge nel comunicato dell’authority, nei loro portali si sarebbe riscontrata la diffusa presenza di informazioni non sufficientemente trasparenti per il consumatore, in grado di ostacolare l’esercizio dei relativi diritti, “riferite alle responsabilità del soggetto che offre il servizio di intermediazione, all’identità della piattaforma per le prenotazioni alberghiere, ai criteri in base ai quali sono calcolati gli sconti praticati”, spiega in maniera più precisa l’Autorità sul proprio sito internet.
In aggiunta di ciò, prosegue il comunicato di Antitrust, le contestazioni mosse avrebbero riguardato anche l’applicazione di un supplemento di prezzo che l’utente avrebbe dovuto pagare a seconda della tipologia di carta di pagamento utilizzata per l’acquisto di voli (la c.d. “credit card surcharge”).
“Continua così l’azione di contrasto ad una pratica che frena lo sviluppo del commercio elettronico e impone un costo di transazione al quale i consumatori non sono in grado di sottrarsi, se non scegliendo forme di acquisto e pagamento più disagevoli”, ha avuto modo di sottolineare l’Antitrust nella sua nota, precisando poi come in alcuni dei casi osservati è stata ritenuta illecita anche la previsione di un numero per l’assistenza telefonica post vendita a tariffazione maggiorata. In aggiunta a ciò, è stata sanzionata anche l’assenza di un indirizzo elettronico che il consumatore può utilizzare per poter comunicare efficacemente con il professionista dell’agenzia.
Nel confermare le proprie multe sui siti sopra indicati con complessivi 4 milioni di euro, Antitrust ha precisato come le indagini siano state avviate anche sulla base di segnalazioni pervenute da associazioni di consumatori e ad esito dello Sweep 2016, un’attività di verifica di 352 siti web di comparatori turistici nell’Ue coordinata dalla Commissione europea.