Come sta cambiando il turismo dei viaggi di lusso? Lo rivela AIGO, società di consulenza in marketing e comunicazione specializzata proprio nel turismo, secondo cui il luxury travel è sempre più diffuso. Condotta su operatori che vendono (anche) viaggi di questo settore, il 45% delle agenzie ha dichiarato che 2 su 10 dei loro clienti sono viaggiatori alto spendenti, e che per il 21% questa tipologia rappresenta il 21 – 40% della propria clientela.
Sempre in merito a tale statistica, AIGO sottolinea come il 47% degli operatori dichiara che i clienti che fanno viaggi di lusso prenotano due – tre viaggi l’anno, mentre il 27% indica in uno la media annua dei loro viaggi. La frequenza risulta essere così diminuita rispetto all’edizione 2014 dello studio, quando ben il 47% dei professionisti indicava una media di oltre 4 viaggi all’anno per cliente.
È ancora il dossier AIGO a sottolineare come per il 30% degli intervistati siano unicità ed esclusività i fattori chiave di un viaggio di lusso, mentre per il 29% degli intervistati il segreto è la personalizzazione dei servizi, davanti a un 21% che cita la qualità degli hotel e a un 12% che cita la classe di volo.
Ulteriormente, quasi la metà degli esperti (49%) indica per i viaggi di lusso una durata media di 7-10 giorni, mentre più di un terzo (il 34%) indica che il numero di giorni per vacanza è di 11-13. È altresì noto che il 10% ha indicato in oltre due settimane la durata media, mentre per il 7% è meno di una settimana. La durata di 7-10 giorni risulta essere quella più frequente e gettonata nel Regno Unito (62%), Italia (56%), Francia (49%), e Spagna (47%).
Tra le altre statistiche di maggiore interesse, è emerso come il 62% degli intervistati abbia affermato che è prevalentemente la Generazione X (36-55 anni) a prenotare questa tipologia di viaggi, mentre il 37% identifica nei soggetti con oltre 55 anni il target più rappresentato.
Infine, circa tre quarti dei viaggiatori appartenenti a questa categoria (il 73%) sostiene che si viaggi principalmente in coppia, evidenziando una crescita del 3% rispetto al dossier datato 2014. Le famiglie sono al secondo posto (22%), con un calo del 4% sull’edizione precedente dell’analisi, mentre rimane in terza posizione il viaggio con amici (4%), con incremento del 1% sull’ultima rilevazione.