Anche il meno esperto dei viaggiatori di tutto il mondo non può che riconoscere l’Acropoli come la più iconica dell’antica Grecia. E non può che rimanere impressionato davanti alla sua bellezza, stagliata su una spettacolare rupe calcarea. L’Acropoli si erge sopra la moderna Atene come simbolo dell’antica gloria della città, ricordando la cultura che fiorì più di due millenni fa. Oltre al Partenone, tra queste antiche ed emblematiche rovine troverete molte altre cose da fare. Passeggiando per i numerosi resti archeologici dell’Acropoli, i turisti seguono le orme di Socrate, Pericle e Sofocle, e scoprono le basi della civiltà occidentale.
Se tuttavia non avete molto tempo, e volete avere una mini guida ai luoghi più gettonati, non potete che partire dall’Odeon di Erode Attico, un antico teatro che prende il nome da Erode Attico di Maratona, che lo costruì in memoria di sua moglie Regilla nel 161 d.C.. Il teatro è stato progettato con un auditorium inserito in una cavità naturale. File semicircolari di posti a sedere potrebbe ospitare quasi 5.000 persone. L’orchestra era originariamente collocata nello spazio circolare al centro, con il palco basso (skene) vicino ad esso su un lato. Tra l’auditorium e il palcoscenico c’erano passaggi aperti per l’ingresso del coro (parodoi). Gli spettacoli dal vivo si tengono ancora in questo teatro durante l’estate. L’Athens & Epidaurus Festival presenta opere classiche greche e spettacoli musicali e di danza, offrendo ai turisti la magica esperienza di assistere al dramma di duemila anni fa nel teatro originale.
Il secondo punto è la Porta Beulé: dopo aver attraversato la zona di ingresso, infatti, i turisti entrano nel sito dell’Acropoli attraverso questa porta di epoca romana, che prende il nome dall’archeologo francese del XIX secolo che l’ha scoperta. La Porta Beulé si trova sotto il lato ovest dei Propilaia, il maestoso ingresso dell’Acropoli. Caratterizzata da due torri laterali, la porta risale al 280 a.C. ed era originariamente collegata ai Propilaia da un’ampia scala marmorea costruita durante il regno dell’imperatore Settimio Severo. Parte della parte inferiore della scala è sopravvissuta.
Concludiamo infine con il Monumento di Agrippa. Oltre la Porta Beulé, salendo verso i Propilaia, i turisti incontrano il fantastico Monumento di Agrippa. Questo alto zoccolo rettangolare rettangolare in marmo bicolore fu costruito nel II secolo a.C. per un benefattore di Atene, forse il re di Pergamo, la meravigliosa città antica (ora parte dell’attuale Turchia). Il monumento prende il nome da Marco Agrippa, genero di Augusto, perché una rappresentazione scultorea in bronzo del suo carro a quattro cavalli (quadriga) fu montata sulla base nel 27 a.C.